
A BULAGNA ...
A Bologna (anzi a Bulagna) godiamo di un dialetto ricco, grasso, che invoglia il mangiar bene e la chiacchierata. Oltre al dialetto dalla “S” spessa, è in uso un ampio vocabolario di termini comprensibili solo a noi Bolognesi. Cartola, dammi il tiro, stare in polleggio sono spesso sulla nostra bocca. Tante idee ed immagini provenienti dagli anni della nostra giovinezza che, in un modo o nell’altro ci rappresentano. Colori e profumi di una Bologna che dal passato si rigenera continuamente, rendendosi vintage e moderna allo stesso tempo.
Per quelli come noi, che a Bologna ci sono nati e cresciuti, questa è la più bella del mondo. Come mangi a Bulagna non mangi in nessun altra città. Bologna è la casa del Tortellino, del buon Sangiovese e della lasagna fatta in casa. La cultura delle osterie del centro racchiude tutto il carattere di questa città. Grandi autori si sono lasciati ispirare nelle stanze dei locali notturni, in compagnia di signore intriganti, bevendo qualche bicchiere di rosso. Altri più giovani andando a spasso per i colli bolognesi.


Il romanticismo del centro, con il suo essere antico e vintage?! Nella nostra città che piova o ci sia il sole, gli infiniti portici regalano un riparo dal caldo e dal freddo. A noi “raga di Bulagna” basta andare in centro a fare un giro. Salire su per Indipendenza, passare sotto il Nettuno fino in Piazza Maggiore. Camminare sotto il Pavaglione e fermarsi per un caffè da Zanarini.